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Autoritratto nello studio
Il titolo Autoritratto nello studio – un tema iconografico familiare alla storia della pittura – va qui inteso alla lettera: il libro è un autoritratto, ma soltanto nella misura in cui il lettore potrà alla fi ne decifrarne i tratti attraverso il paziente scrutinio delle immagini, delle fotografi e, degli oggetti, dei quadri presenti negli studi in cui l’autore ha lavorato e tuttora lavora. La scommessa di Agamben è, cioè, quella di riuscire a parlare di sé soltanto e unicamente parlando di altri: i poeti, i filosofi , i pittori, i musicisti, gli amici, le passioni – insomma gli incontri e gli scontri che hanno deciso della sua formazione e hanno nutrito e ancora nutrono in vario modo e misura la sua propria scrittura, da Heidegger a Elsa Morante, da Melville a Walter Benjamin, da Caproni a Giovanni Urbani. Per questo del libro sono parte integrale le immagini che, come in quei rebus in cui varie figure accostate l’una all’altra ne disegnano una diversa e piú grande, si compongono alla fine col testo in uno dei piú insoliti autoritratti che un autore abbia lasciato di sé: non un’autobiografia, ma una fedelissima e intemporale autoeterografia.
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Giorgio Agamben
Giorgio Agamben è stato docente di Filosofia teoretica all’Università di Venezia, ha diretto il Collège International de Philosophie di Parigi e in e ha pubblicato un'ampia opera tradotta in tutto il mondo. Tra i suoi testi ricordiamo Stanze (Einaudi, 1995), Infanzia e storia (Einaudi, 1978), Homo sacer (Einaudi, 1995), La comunità che viene (Bollati Boringhieri, 2001), L'aperto. L'uomo e l'animale (Bollati Boringhieri, 2002), Stato di eccezione (Bollati Boringhieri, 2003), Il sacramento del linguaggio (Laterza, 2008), L'uso dei corpi (Neri Pozza, 2014), Stasis. La guerra civile come paradigma politico (Bollati Boringhieri, 2015). Per nottetempo ha pubblicato, tra gli altri: Profanazioni (2005), Che cos'è il contemporaneo? (2008), Nudità (2009), Pilato e Gesù (2013, 2018), Il fuoco e il racconto (2014), L'avventura (2015), Pulcinella ovvero divertimento per li regazzi (2015, nuova versione accresciuta 2016), Autoritratto nello studio (2017), Che cos'è un comando? (2020). Nel 2018 ha ricevuto il "Premio Nonino - Maestro del nostro tempo".
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Rassegna Stampa
Premio Nonino 2018 - Maestro del nostro tempo