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Camping
Un bambino di undici anni va per la prima volta al mare con la famiglia in un campeggio a “zero stelle”. Questa situazione non avrebbe niente di eccezionale se il paese non fosse l’Algeria, il campeggio musulmano, l’anno il 1988, poco prima che la vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale alle elezioni precipitasse il paese nella sua storia sanguinosa. Questo pacifico campeggio è una specie di oasi temporale prima del disastro, la faccia serena e quotidiana dell’Islam, che ci dimentichiamo di guardare. Nella sua pudica promiscuità, appaiono personaggi indimenticabili come il guardiano Butagas, il tedesco Zimmermann, l’amico-nemico Kinder Bueno, e soprattutto il primo amore, Yasmina, figlia di emigrati algerini, che porta dall’altra riva del mare il profumo di una diversa civiltà.
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Abdelkader Djemaï
Abdelkader Djemaï (Orano, 1948) ha vissuto in Algeria fino al 1993, insegnando e scrivendo per diversi periodici. Attualmente vive in Francia. Autore di racconti, testi teatrali e romanzi, ha ricevuto il Prix Découverte Albert Camus e il Prix Tropiques per il romanzo Un été de cendres (Ed. Folio 1995).
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