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Leggere è un rischio
Leggere un libro è sempre un rischio. Che il lettore lo sappia o no, verrà portato dove non immaginava di poter andare. I libri tengono in vita un enorme patrimonio di esperienze, saperi, sogni e memorie ma, se non viene letto, un testo scritto è “lettera morta”. In questa raccolta di saggi, Berardinelli illumina anche l’altra faccia del rischio – non solo quello che corre il lettore, ma perfino l’autore, perché i lettori lo giudicheranno. Tra Calvino e Caproni, Montaigne e Steiner, Berardinelli evidenzia come il rischio della lettura sia la posta in gioco di un confronto-scontro il cui esito è tutt’altro che prevedibile.
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Alfonso Berardinelli
Alfonso Berardinelli (Roma, 1943), è saggista e critico letterario. Collabora con i quotidiani nazionali Avvenire, Il Sole 24 Ore e Il Foglio. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: L’eroe che pensa. Disavventure dell’impegno (Einaudi, 1997), Nel paese dei balocchi. La politica vista da chi non la fa (Donzelli, 2001). Con Casi critici (Quotlibet, 2007) è stato vincitore del Premio Napoli nel 2008, anno in cui ha ricevuto anche il Premio Tarquinia Cardarelli per la Critica letteraria italiana. Con La forma del saggio. Definizione e attualità di un genere letterario (Marsilio, 2002) ha vinto il Premio Viareggio-Rèpaci nella sezione Saggistica. Vive a Tuscania.
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