
Descrizione
“Per chiunque l’avvicinamento alla poesia di Celan è sconvolgente. Egli rappresenta la realizzazione di ciò che non sembrava possibile: non solo scrivere poesia dopo Auschwitz ma scrivere ‘dentro’ queste ceneri, arrivare a un’altra poesia piegando questo annichilimento assoluto, e pur rimanendo in certo modo nell’annichilimento. Celan attraversa questi spazi sprofondati con una forza e una dolcezza e un’asprezza senza paragoni: ma nel procedere attraverso gli ingombri dell’impossibile egli genera una messe abbagliante di invenzioni, che hanno contato decisivamente nella poesia del secondo Novecento e che pur sono esclusive, escludenti, sideralmente inavvicinabili e non passibili d’imitazione”. Andrea Zanzotto
rassegna stampa
- Elio Grasso, Pulp (02-2012)
- Gloria Origgi, Il Fatto Quotidiano (09-12-2011)
- Fabrizio Angeli, Poesia (04-2012)
- Alfonso Berardinelli, Avvenire (01-10-2011)
- Marco Pacioni, Il Manifesto (17-02-2011)
- Daniele Piccini, la Lettura del Corriere della Sera (18-12-2011)
- Andrea Zanzotto, l'Unità (10-10-2011)