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Quando verrà la rivoluzione avremo tutti lo skateboard
Figlio di un padre iraniano che milita per la rivoluzione mondiale e che per questo abbandona la famiglia, e di una madre ebrea per cui ogni crimine contro la società capitalista è giusto, l’autore racconta la sua infanzia e adolescenza tra Brooklyn e Pittsburgh a cavallo degli anni ’70 e ’80, l’educazione da buon piccolo comunista che aspetta il crollo del capitalismo sempre imminente. Quando ci sarà la rivoluzione infatti, ha risposto la mamma alla sua continua richiesta di uno skateboard, ci saranno skateboard gratis per tutti. Per questo romanzo d’esordio, l’autore ha ricevuto il Whiting Writers’ Award 2010 ed è stato inserito dal New York Times tra i dieci migliori libri del 2009.
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Said Sayrafiezadeh
Said Sayrafiezadeh (New York, 1968), scrittore e drammaturgo statunitense, è nato da padre iraniano e madre ebrea, entrambi membri del Partito Socialista dei Lavoratori. Questo suo primo romanzo è stato accolto con grande entusiasmo dalla critica.Nel 2010 ha vinto il Whiting Writers’ Award.
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